Quando ero incinta mi immaginavo che avrei coccolato tantissimo mia figlia: carezze, ninnananne, letture serali, abbracci. Di tutto, di più. Quello era ciò che avrei voluto, ma la realtà è cosa diversa dai sogni. E ho dovuto fare i conti con mia figlia: fermissima nel rifiutare, spostandomi la mano, ogni mia carezza, ogni mio tentativo di cullarla, l'unica coccola che mi chiedeva a gran voce era di allattarla. Piano piano le cose stanno cambiando e capitano dei momenti in cui riesce a stare accoccolata con me. Ma i primi tempi mi sono dovuta confrontare con una immagine di mamma che non era quella che avevo creato nella mia testa: una aspettativa disattesa. Se ve lo chiedessi, probabilmente riuscireste tutti a farmene un esempio vissuto in prima persona. A volte non è tanto il cambiamento pratico in sé a creare problemi: penso a me ed effettivamente non mi è costato troppa fatica allattare al posto di fare carezze. Quello che a volte ci rende difficile gestire una disattesa è l'immagine di noi stessi, quella che credevamo e che invece siamo stati costretti a modificare. Adattarmi ad una nuova idea di mamma, rinunciare a ciò che avrei voluto fare, accettare che un'altra persona, seppur piccina, mi chieda di essere diversa. Esiste una sfida maggiore?
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Emma Montorfano
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Febbraio 2023
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