Se siete interessati a conoscere più in dettaglio l'arte del Kintsugi, potete leggere l'articolo "Le cicatrici d'oro" Vi propongo tre spunti di riflessione sulla tematica: una immagine, un testo e un aforisma. Quanto è importante, dopo una ferita, andare avanti e non fermarsi? Quanto ci costa fermarci? E quanto è difficile ripartire? Cosa vediamo dietro di noi e cosa ci aspetta davanti? Una cicatrice sulla pelle è qualcosa che a volte vorremmo nascondere e i motivi possono essere tanti. E così può succedere anche per le "cicatrici" che ci hanno lasciato tutte quelle esperienze che ci hanno ferito e fatto soffrire. Le nascondiamo per vergogna, per non provare più dolore, perchè ci sentiamo in colpa, perché ci fanno rabbia, per non essere nuovamente feriti o per paura di non essere accettati. Alcune esperienze ci lasciano profonde ferite. Ma il processo di cicatrizzazione, seppur doloroso e faticoso, può insegnarci molto, soprattutto su noi stessi.
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Nelle settimane precedenti io e la dott.ssa Anna Gigliarano abbiamo provato ad immaginare che animali siamo diventati in quarantena e senza socialità. Adesso è iniziata una nuova fase, la fase della ripresa : stiamo cercando di riprendere tutto quello che avevamo lasciato in sospeso, a volte con cautela, altre volte velocemente per necessità o voglia. I ragazzi che seguiamo in studio ci hanno raccontato la loro esperienza ed è da quello che stanno vivendo e da come lo stanno vivendo, che abbiamo pensato di riflettere insieme a loro e a voi sulle diverse sfumature di emozioni che ci può capitare di provare in questo momento. Abbiamo aggiunto qualche spunto e suggerimento per gestire tutti quegli stati d'animo che possono attraversare le nostre giornate e quelle dei ragazzi, per cercare di vivere al meglio anche le emozioni che ci sembrano più complesse e difficili.
Quando si parla di emozioni niente è facile. Ancora più difficile parlare di emozioni ai bambini : come si fa? Cosa bisogna dire? Capiranno? Non è che poi stanno peggio? Sono tutti dubbi che i genitori hanno e spesso la conseguenza di questi timori, è che si evita di parlare di ciò che si prova, lasciando i bambini soli con le loro emozioni e senza ancora competenze per gestirle né strumenti per poter capire cosa sta succedendo loro. Questa situazione di emergenza ci ha poi messi tutti a fare i conti con le nostre paure, le nostre rabbie, le nostre tristezze ... come noi, così anche i nostri figli. Con la collega dott.ssa @annagigliarano_psicologa, abbiamo quindi creato questo gioco per bambini, in cui, attraverso un percorso, vi accompagniamo a riconoscere le differenti sfumature di emozioni che i vostri figli possono provare in questo periodo, nominarle, ascoltare i cambiamenti del corpo ed infine allenarsi a gestirle in modo efficace. Ricordando che più si diventa consapevoli delle proprie emozioni, più si è in grado di farvi fronte, per non lasciarsi sopraffare da esse ma viverle! Buon divertimento
Una serie di spunti di riflessione sui propri talenti, sull'imparare, sulla scoperta che anche "da un cavolo" possono crescere dei bellissimi fiori
Con gli esercizi degli occhiali verdi vi abbiamo proposto di trovare usi alternativi agli oggetti che usiamo abitualmente...io e la collega Anna Gigliarano ci abbiamo provato con la mascherina!
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Emma Montorfano
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Febbraio 2023
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