Tre cose che amo della città e che sono contenta mia figlia conosca:
- la sua vivibilità in questi giorni di agosto - andare al mercato e trovare persone di etnie diverse che comunicano in italiano ( non per nazionalismo ma perché è la dimostrazione che l'essere umano è un "animale sociale" e che la persona e la relazione contano più della provenienza geografica - sentire un ragazzo di origini straniere cantare "lasciatemi cantare con la chitarra in mano, lasciatemi cantare sono un italiano" ( perché dimostra che i confini geografici sono spesso solo un modo che abbiamo per difenderci dalle nostre paure)
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Quando parliamo di pregiudizi intendiamo ogni serie di fantasie, idee, verità accettate, presentimenti, preconcetti, nozioni, ipotesi, modelli, teorie, sentimenti personali, stati d'animo e convinzioni nascoste: di fatto ogni pensiero preesistente che contribuisca, in un incontro con altri esseri umani, alla formazione del proprio punto di vista, delle proprie percezioni e delle proprie azioni (G. Cecchin) Non è possibile non avere pregiudizi: essi sono inevitabili e si manifestano attraverso il linguaggio e nel comportamento, proprio come si può osservare in questo video: E' l'anteprima del film "Non sposate le mie figlie" (Qu'est-ce qu'on a fait au Bon Dieu?), una simpatica commedia francese diretta da Philippe de Chauveron.
Attraverso la storia della famiglia Verneuil, il film riesce a mostrare come i valori e le credenze di un individuo influenzano i corrispettivi valori e credenze di un'altra persona. Questi, a loro volta, incontrano l'altra parte, creando a volte scontri e incompresioni ma anche soluzioni imprevedibili e creative. Essere consapevoli dei propri pregiudizi permette di rendere ogni incontro con l'altro un momento di confronto (e non di conflitto) e può creare così le condizioni per un cambiamento e un arricchimento reciproco. Qui il film completo: buona visione! |
Emma Montorfano
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Febbraio 2023
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