Spesso le vacanze vengono descritte come quel periodo per ricaricare le energie, per staccare la spina, per riposare e divertirsi (quasi un dogma).
So bene che i ritmi della nostra società permettono ben poche altre alternative e che per molti le vacanze non ci sono nemmeno. Penso che a volte staccare è impossibile o difficile, che divertirsi non dovrebbe diventare un dovere o un piacere di pochi giorni, che non ci si dovrebbe spremere ed esaurire le energie durante i mesi precedenti come fossimo macchine da poter ricaricare, ma si dovrebbe avere il diritto di rispettare i propri tempi ed i propri bisogni, compatibilmente con i tempi dei nostri doveri. Sento già delle voci arrivare: a volte non c'è altra scelta, e lo riconosco. Alcune volte le scelte che non ci fanno stare bene sono le uniche che ci sembrano abbiano un senso. Ci sono dei cambiamenti ideali che dovrebbero arrivare dall'alto (penso ai ritmi e alle condizioni lavorative) ma, come sempre, si può solo modificare ciò che è nelle nostre mani. Allora mi sono scritta un promemoria per il mese di agosto, che vorrei portarmi dietro anche i prossimi mesi. Perché non vorrei aspettare tutto l'anno le vacanze come unico periodo felice (che poi tutte queste aspettative che sapore lasciano?), ma vorrei che ogni mese fosse un po' "vacanziero" a suo modo. Lo condivido anche con voi: che ne pensate?
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Emma Montorfano
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Febbraio 2023
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