Vera ha iniziato a dire due paroline molto importanti: "IO" e "NO". Inizia a riconoscersi come un individuo a sé e sperimenta la sua libertà di azione.
Come è bello sentire quel suo "GNO", immaginare quello che sta pensando nella sua testa, come piano piano nasca la consapevolezza di sé, degli altri, del mondo...lo dice con tale semplicità, liberamente e con fermezza, che quasi mi scappa un sorriso. Oggi ha deciso che voleva camminare al parco e che "GNO", non voleva il passeggino, e "GNO", non voleva togliere la mascherina (due no facilmente gestibili, lo ammetto). Ai bambini viene così facile dire no, si divertono quasi, in questo loro bisogno di differenziarsi da noi genitori. E perché per noi adulti invece è così difficile? Arriva il dovere, direte voi, la necessità di fare, di rispettare, di scendere a compromessi, a volte di compiacere o di andare incontro alle esigenze dell' altro. A volte capita che vorremmo dire di no ma non ce la facciamo e ci esce una SÌ. Ma nello spazio tra un sì e un no, ci siamo noi. Con i nostri bisogni, desideri e doveri, con il compito di capire quando possiamo dire no e provare a dirlo, così liberamente come fanno i bambini, per riappropriarci di noi stessi e della nostra individualità.
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Emma Montorfano
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Febbraio 2023
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