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LA RUBRICA DEL GIOVEDI: pane amore e felicità

5/6/2021

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La felicità è un ingrediente importante per la crescita. Ma può diventare un ostacolo?

Vi propongo due spezzoni di film
La famiglia Bélier
Paula scopre a scuola di avere una voce per andare lontano. Indecisa sul da farsi, restare con la sua famiglia o seguire la sua vocazione, Paula cerca in segreto un compromesso impossibile. Con queste parole, comunica ai genitori la sua scelta.

La ricerca della felicità
Chris viene lasciato dalla moglie e si ritrova solo con il figlio e senza lavoro. Indossando sempre il suo abito migliore e senza perdere la speranza, Chris riuscirà a trovare una porzione di felicità. Con queste parole, insegna al figlio che nessuno può dirci cosa fare con i nostri sogni e la nostra felicità.

Quando diventiamo genitori investiamo così tanto tempo, energie ed amore nei figli che rischiamo di caricarli di troppo grandi aspettative... come ad esempio, quella di renderci felici.
Ci aspettiamo, inconsapevolemente, che siano loro a doverci fare felici.
E ai figli passa il messaggio che il loro dovere è essere come i genitori si aspettano, affinché siano orgogliosi di loro.

Altre volte capita di dedicarsi completamente ai figli, per farli felici, e la nostra felicità diventa "vedere i figli felici", prendendoci tutta la responsabilità e dimenticando che una parte spetta a loro e che noi genitori possiamo trovare una fetta di felicità al di fuori del ruolo genitoriale.

Ma quali sono le conseguenze?

Nel primo caso, figli non riescono a trovare la loro strada e ciò che desiderano davvero, perché sempre concentrati a soddisfare i genitori. Faranno fatica a lasciare i genitori da soli, sentendosi in colpa per renderli tristi e temendo di deluderli se faranno scelte diverse dalle aspettative genitoriali. E i genitori saranno ricompensati dall'avere, apparentemente, un figlio proprio come lo desiderano, senza però conoscerlo pienamente.

Nel secondo caso, i genitori non riescono a trovare la loro felicità al di fuori dei figli e possono o trattenere i figli troppo vicino a sé o sentirsi persi quando i figli usciranno di casa. Continueranno a farsi carico della felicità dei loro "bambini". Per i figli, diventerà difficile riconoscere di avere le capacità e le risorse per realizzarsi ed essere felici da soli, caricando sopra qualcun altro questa responsabilità (magari con il rischio che venga disattesa).


Cosa ci può aiutare?
A volte ci carichiamo così tanto della responsabilità di fare felici gli altri che faremmo di tutto per loro, aspettandoci in cambio la loro serenità. MA la felicità è una conquista che arriva INDIPENDENTEMENTE da quello che qualcuno può fare per noi, perchè è nostra.
Ciò che può fare l'altro per noi è STARCI ACCANTO nel nostro viaggio alla ricerca della felicità.

Se vi interessa, potete approfondire altri temi sull'importanza del rispettare i propri bisogni qui e sul "troppo amore" qui 

I tuoi figli non sono figli tuoi.
Sono i figli e le figlie della vita stessa.
Tu li metti al mondo ma non li crei.
Sono vicini a te, ma non sono cosa tua.
Puoi dar loro tutto il tuo amore,
ma non le tue idee.
Perché loro hanno le proprie idee.
Tu puoi dare dimora al loro corpo,
non alla loro anima.
Perché la loro anima abita nella casa dell'avvenire,
dove a te non è dato di entrare,
neppure col sogno.
Puoi cercare di somigliare a loro
ma non volere che essi somiglino a te.
Perché la vita non ritorna indietro,
e non si ferma a ieri.
Tu sei l'arco che lancia i figli verso il domani.

Khalil Gibran
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