Il papà sta sistemando il bucato ormai asciutto, Vera gli gironzola intorno desiderosa di aiutare e così il papà le dice "Vera, mi porti le altre magliette lavate?". Vera corre dritta verso la lavatrice ma ... è vuota! "Oh oh" commenta lei, alzando le manine con un'aria davvero sconfortata. Allora le spiego che il papà chiedeva le magliette sì lavate ma ormai asciutte, quelle sullo stendino. Ecco che allora ritrova il sorriso e saltella verso il papà con il suo bottino.
Se ci fossimo fermati un attimo prima, se non avessimo capito il malinteso e non avessimo spiegato meglio, se non fosse successo tra un papà e una figlia di due anni, ma tra due coetanei...cosa sarebbe potuto succedere? Magari il papà avrebbe potuto ripetere la sua richiesta, magari sarebbe arrivata l'irritazione (ma possibile che non capisce, che non MI capisce?) e la bambina si sarebbe potuta sentire a disagio, poco capace (come mai il papà si sta arrabbiando per qualcosa che non c'è?). Proviamo davvero a pensare quante volte una parola detta con una intenzione sia percepita in un modo diverso! E alle conseguenze che spesso sfociano in un litigio ( ti avevo detto, non hai fatto, non mi hai detto, non hai capito etc etc). Nella comunicazione c'è sempre una percentuale di errore nell'invio e nella ricezione del messaggio. Ecco perché, prima di dare vita ad un litigio, occorre fermarsi e provate a capirsi meglio!
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Emma Montorfano
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Febbraio 2023
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