Con gli anni ho iniziato a mal tollerare e limitare il "troppo" materiale. Che siano oggetti, vestiti, cibo, giocattoli. L'unica cosa su cui non lesino sono i libri e le piante.
Non mi viene sempre facile, perché quando vedo qualcosa di bello, devo fermarmi a pensare se mi è davvero utile, come potrei usarlo, se non ne ho già uno simile a casa. C'è chi riesce a vivere con l'essenziale, chi preferisce circondarsi di cose. Altre volte, il troppo spaventa un po'. Mi è capitato dopo i due anni e mezzo in cui ho vissuto in Camerun, dove si trovava pochissimo del "superfluo" e la scelta del bagnoschiuma da prendere era limitata a due o tre opzioni. Tornata in Italia, la prima volta in un supermercato mi sono sentita persa. Davvero abbiamo così tanta scelta? E come si fa adesso? A volte il troppo nella vita spaventa anche se positivo: troppa felicità, troppe opportunità, troppe strade, troppo cambiamento, perfino troppo amore... se non si è abituati come si può gestire? Se sono abituato a non avere alternative da percorrere, come posso non farmi prendere dall'ansia quando ne incontro più di una possibile? Se ho passato così tanto tempo infelice, riuscirò mai a riconoscere la felicità e a non averne timore? Se non ho mai pensato di meritare amore, come si fa quando me ne arriva tanto? Voi che ne pensate?
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Emma Montorfano
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Febbraio 2023
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