Quest'anno, a preparare le decorazioni natalizie, mi ha aiutato anche Vera. Come tutti i bambini, ama imitare i genitori. Se questa cosa è utilissima per insegnarle come fare certe cose (ad esempio lavarsi i denti, riordinare, ecc), quando si tratta di cose più delicate diventa più complesso. Ha voluto mettere le decorazioni sui rami, come la mamma, ma o non riusciva nonostante la concentrazione, o le attaccava tutte storte. L'istinto mi ha portato a dirle "Ti aiuto, lo faccio io" e subito me ne sono pentita osservando la sua reazione sconfortata. Ho smorzato la sua motivazione, il suo piacere nel riuscire a fare qualcosa, seppur non perfetto. Sarà capitato almeno una volta a tutti i genitori.
Così come sarà capitato ai figli di sentirselo dire quel "lascia che faccio io", che può suonare come un aiuto (come è nell'intenzione del genitore) ma che si traduce in un "tu non sei capace". Nelle orecchie dei figli, suona come una critica, come una ammissione di incapacità. E se ci pensiamo bene, ha la stessa sfumatura anche quando diventiamo grandi. A voi è mai successo? Come vi comportate?
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Emma Montorfano
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Febbraio 2023
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