Giornate caldissime, con un leggero venticello a dare tregua ogni tanto ai raggi del sole. Giornate pienissime, con tante cose da fare e la voglia di concedersi un riposino pomeridiano.
Giornate lunghissime, con dentro non solo l'oggi ma anche tutti i ricordi più belli di ieri.
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A volte capita di fare delle scelte dolorose senza saperne bene il motivo. Si sente solo una spinta irrefrenabile a farle, come se una alternativa non ci fosse o non fosse possibile prenderla.
Ogni scelta, più o meno consapevole, anche quella più faticosa o dolorosa, non è giusta o sbagliata a priori. È la scelta che noi riteniamo essere la più adatta, quella che ci permette di andare avanti ( anche a costo di ). È la migliore soluzione che abbiamo trovato per fare un altro passo avanti, per sopravvivere, dentro e fuori le nostre relazioni, per tenerci stretto ciò di cui abbiamo bisogno. Ti è mai capitato di dirti "come sono stupido/a", "non sono capace, gli altri sono più bravi", "sono un fallitimento","è tutta colpa mia" ?
A volte i giudici più severi siamo proprio noi stessi. Ma la parole che usiamo per noi, per descriverci, per raccontarci, sono parole che costruiscono la nostra realtà. Proviamo allora a cambiare prospettiva, ad usare parole diverse. Passiamo da: ➡️ Sono stupido a "cosa posso imparare?" ➡️ Tutto è colpa mia a "quali comportamenti mi hanno portato qui?" ➡️ Tutti fanno meglio di me a "posso colmare qualche lacuna? Oppure come posso perdonarmi?" Nuova storia da leggere con Vera!
È diventato un rituale pre nanna da quando lo abbiamo comprato. E ogni sera ci ricorda che la felicità a volte arriva, a volte scappa, a volte la si vede, altre si nasconde ma, soprattutto, comincia sempre e solo da noi stessi. "Tutti hanno bisogno di felicità nella vita ma questa può essere difficile da trovare e a volte lontanissima. Eppure c'è un posto dove si può sempre trovare la felicità ed è il posto dove dobbiamo ritornare" #evaeland #nordsudedizioni Chi entra nello studio di uno psicologo entra anche nello spazio del proprio disagio, di un passato magari doloroso, dei propri conflitti.
Ed inizia un percorso che, mettendo insieme elementi diversi, porterà a vedersi e a vedere le proprie relazioni, in modo diverso e che non faccia più "male". C'è tanta cura nel lavoro che si fa insieme in terapia. Un po'come quando, impastando farina uova e burro, dalle mani e dalla manipolazione degli ingredienti, si arriva a creare qualcosa di nuovo, si impara un modo nuovo per prestare attenzione e cura a se stessi. Perché nella terapia si accompagna la persona nella sua personale creazione di ciò che è, la versione che piú piace e più fa stare bene, e si cerca insieme di far si che, alla fine, ognuno riesca, con cura ed amore, a mettere in cima alla torta la propria ciliegina. Le stagioni passano, quelle della natura e quelle della vita. Il tempo è forse l'unica certezza che abbiamo. Sappiamo che arriverà un nuovo giorno e, dopo quello, un altro ancora. E questo indipendentemente da ciò che noi facciamo, da quello che fanno gli altri, dal fatto di esserci ancora o di non esserci più.
In passato non vedevo l'ora della primavera e dell'estate, ora cerco di godermi ogni stagione ... Così ci provo anche nella vita, sapendo che questo momento che sto vivendo, con queste stesse caratteristiche, non tornerà più. Magari tornerà una stagione simile, ma mai identica all'altra, come io non sarò sempre la stessa. Che ne pensate? In che stagione vi sentite? Vi piace? Vorreste cambiarla? "Non ho autostima", "ho l'autostima bassa", "come posso migliorare la mia autostima?": sono tutte frasi che sento spesso in terapia.
Ma cos'è l'autostima in fin dei conti? E perché è importante? Con @annagigliarano_psicologa e @valentina_rocchio psicomotricista, abbiamo deciso di dedicare gli incontri estivi della nostra Rubrica del giovedì proprio per parlare di questo tema. Oggi, nelle storie, iniziamo con un primo "ingrediente" importante per la nostra crescita, ovvero la fiducia in sé. La fiducia in sé è la consapevolezza di avere delle capacità, è sapere di essere in grado di fare delle cose! Perché è importante? Perché sapere quali sono le nostre capacità è un po'come mettere un mattoncino sopra l 'altro nella costruzione della nostra "casa". "Ah, ma io non ho capacità"! Sento qualcuno obiettare. E allora vi propongo questo psicoesercizio 📝 Pensate a tre vostri successi, qualcosa che avete raggiunto, qualche obiettivo, qualche traguardo... Cosa vi ha permesso di arrivare lì? Quali risorse avete messo in gioco per raggiungere quell'obiettivo? Da genitori è importantissimo favorire la fiducia di sé nei nostri figli. E allora aiutiamoli a riconoscere di avere delle capacità, rinforzando qualche cosa che hanno saputo fare! Nelle storie di oggi trovate condivisi tanti esempi concreti...grandi e piccini! Andate a curiosare e a condividere la vostra! Buona lettura! Sono sempre più convinta che la vita faccia dei giri immensi ma ci offra sempre una seconda possibilità. Una seconda chance per risolvere i conti in sospeso, per risolvere l'irrisolto, per finalmente trovare un senso a ciò a cui non l'abbiamo ancora trovato.
A volte non ce ne accorgiamo, ma quando accade, allora capita che si scelga una via diversa al bivio, che si decida di fare qualcosa di nuovo rispetto a ciò a cui siamo sempre stati abituati. Ed è allora che arriva il cambiamento, che i nodi al pettine vengono sciolti e si può ripartire. |
Emma Montorfano
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Febbraio 2023
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